Damiano dei Maneskin con la gonna piace: abbatte gli stereotipi legati alla mascolinità tossica

16/03/2024

Damiano David, leader dei Maneskin, ha sempre giocato moltissimo col suo stile androgino e fluid gender. Il cantante incarna una nuova idea di sensualità che rifiuta gli stereotipi della mascolinità tossica da esibire a tutti i costi. Lui è semplicemente se stesso e vuole parlare a tutti liberamente.

Damiano David dei Maneskin è un idolo per donne e uomini di qualunque età, che ne apprezzano non solo il talento musicale ma anche l'avvenenza: quel fascino tenebroso da ribelle, da bello e dannato, ma non esibito secondo gli stereotipi a cui per anni siamo stati abituati. Il leader della band (fresca di vittoria al Festival di Sanremo) ha una notevole presenza scenica e uno stile tutto suo, unico e particolarissimo, che va oltre qualunque classificazione di genere. Anche perché, il genere, è una questione che lui affronta in modo molto libero, nel rispetto della fluidità e della molteplicità che la sfera sessuale richiama. Lui è un uomo eterosessuale, che non vive il proprio orientamento come una gabbia. Non sente di dover necessariamente esibirlo secondo quei canoni che ci portiamo dietro: con intelligenza è invece pronto e aperto a proporre un'idea di mascolinità finalmente non tossica.

Quello che Damiano David fa col suo stile androgino e provocatorio riscuote un notevole successo non solo tra i suoi coetanei. Lui ha 22 anni, appartiene a una generazione che a differenza di quelle precedenti sta conoscendo un momento più libero e aperto sui temi della sessualità e del genere, tradizionalmente visti in ottiche molto chiuse. E invece a quanto pare la sua verve piace moltissimo a uomini e donne di qualunque età e questo fa ben sperare, perché forse significa che finalmente ci si sta liberando da un'idea di mascolinità necessariamente legata a certe caratteristiche fisiche e certi comportamenti. Lo "sciupafemmine" coi muscoli, il maschio alfa sicuro di sé, aggressivo e determinato ha lasciato il posto a un uomo libero di osare, il cui attingere anche alla sfera femminile (che sia con lo smalto o con la gonna) nulla toglie al suo fascino.

Un uomo con la gonna che effetto fa?

Qualcuno gli ha dato del ridicolo, qualcuno si è complimentato per lo stile e qualcuno si è chiesto: ma indossare una gonna va bene se lo fa una star su un palco o un modello in passerella o siamo pronti ad accettarlo anche da un ragazzo qualunque per strada? La foto di Damiano David dei Maneskin con la gonna ha acceso un certo dibattito su Instagram, che ha raccolto opinioni diverse. In questo senso si può certo dire che l’obiettivo è stato centrato, secondo la legge del “nel bene o nel male basta che se ne parli”. E il cantante è abituatissimo alle critiche, gliene sono state mosse di tutti i colori anche per la sua partecipazione a Sanremo e per gli abiti usati in quell’occasione. Non si è sottratto neppure al corsetto, che da simbolo di costrizione femminile è diventato addosso a lui simbolo di libertà no gender, il segno di un’era in cui le distinzioni si fanno più sfumate e si superano certe etichette. Quella legata alla mascolinità è un'etichetta tossica, che ha portato avanti una rappresentazione malata e forzata legata a certi comportamenti da avere o non avere, a colori e capi d'abbigliamento da indossare o non indossare. Damiano David invece piace, che sia con la gonna o coi pantaloni, col cappello a tesa larga, la pelliccia, gli anelli o lo smalto, coi capelli lunghi oppure corti: perché è un esempio di indipendenza e libertà, che sono le qualità di cui ha davvero bisogno la società di oggi.


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